• Pubblicata il 02/09/2014
• Autore: Goloso89

Il gigante - Lucca Trasgressiva

Sono seduto al pub sotto casa. Arriva un conoscente, è un tipo enorme, alto due metri, robusto e muscoloso, un vero gigante con i baffi, fa il corriere in proprio. Lo conosco perché ha fatto delle consegne dove lavoro. Due chiacchiere e mi chiede se voglio salire sul suo furgone, ha finito il giro ma va a cercare i trans sulla statale. Vado con lui. Di trans ce ne sono di tutti i tipi, seminudi, piccoli, grossi, alcune i sembrano proprio donne ragazze con il cazzo. Lui ne conosce parecchi, ma ci parla solo poi decidiamo di tornare che tanto non ha soldi da buttare. Però è piuttosto eccitato, conversiamo di tette culi e cazzi, mi eccito anch’io e parlo soprattutto dei cazzi dei trans. Mi dice che appena arriva a casa si fa una sega. Gli dico che anch’io me la tiro. Mi guarda strano poi mi domanda se la sega gliela faccio io. Dico subito di si, tanto dai discorsi ha capito che mi piace il cazzo. Entra in un parcheggio isolato e mette il furgone in mezzo ai camion. Gli dico che lì non va bene perché possiamo essere visti, ci passa anche la vigilanza. Sbuffando va via, poco dopo entra in una stradina, è perfetta perché dalla statale non si vede nulla. Tira fuori l’uccello, un gran bel cazzone, grosso come tutto il resto, glielo prendo in mano ed inizio a segarlo. Mi chiede se so usare la bocca. Senza dire nulla mi chino ed inizio a fargli un mega pompino. Mi dice al femminile “accidenti come sei brava”, che sono meglio dei trans e mi chiama troia, puttana e pompinara. Lo succhio alla perfezione. Tutto, fino in gola. Mi ordina di trattenere tutto in bocca perché non vuole sporcare gli interni. Non mi pare vero. Quando sborra imprecando, io butto giù fino all'ultima goccia, non si sporca nulla. Rimette a posto il cazzo. Mi accompagna al pub, prima di farmi scendere mi dice che se sarò lì lo stesso giorno della settimana prossima faremo con più calma in un posto migliore del furgone, sa lui dove andare e me lo metterà anche nel culo. Penso proprio che ci sarò. Se succede ve lo racconto. Vado a casa e finalmente anch’io mi faccio una sega.

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