• Pubblicata il
  • Autore: Lucciola fra le mani
Rimini Rimini 3 - Lucca Trasgressiva
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Rimini Rimini 3 - Lucca Trasgressiva

Sabato mattina. Il profumo del caffè mi mette sempre di buon umore specie quando a portartelo in camera con la colazione è un cameriere come Wassim . Dopo l'omerica chiavata di stanotte faccio una doverosa e semplice riflessione. Se ripenso a tutto il tempo che ho perso con quel deficiente di marito... e ho pensato più di una volta due cose: o che fosse frocio oppure che avesse un' amante. Avrei dovuto lasciarlo molto tempo fa ma penso che se oggi rimango ancora con lui forse è per fargliela pagare per come mi ha sempre umiliata e ignorata come donna e moglie. Chissà!? Certo che sono vendicativa... Per fortuna da quando ho conosciuto Wassim sto recuperando: più chiavo e più chiaverei. Tornando a noi, gli chiedo che programma propone per la giornata visto che è un po' tardi. " Infatti. Starei da queste parti, magari a prendere un po' di sole in spiaggia. Pranzetto leggero, pisolino Poi si vedrà". Accetto, tanto il gioco poi lo dirigo io... Indosso il costume, raccolgo tutto l'occorrente e ci dirigiamo al nostro ombrellone. Spero di riuscire a leggere qualche capitolo di un libro che ho da troppo tempo in sospeso. Forse non mi piace abbastanza, o forse penso troppo a lui, che intanto sul telo si gode il sole e il meritato riposo, quello del guerriero per intenderci. La lettura non procede. Pensieri di ogni genere si affollano nella mia testa e chiedono udienza. Basta! Ora non posso e non voglio prendere decisioni drastiche. Ho il mio amante vicino e questo mi basta. Si è fatta l'ora di mettere qualcosa sotto i denti me lo dice lo stomaco. Ci dirigiamo a piedi in pineta dove mi è stato consigliato un chiosco che fa dell'ottimo pesce. I tavoli e le panche sono assai spartani così come il servizio. Ma ci sono avventori di tutti i tipi: operai, famigliole e turisti come noi. Prendiamo antipasti di mare è due insalatone di verdura. Volendolo stuzzicare sempre sul tema del sesso, inizio il mio lavoro ai fianchi: "Non trovi, caro, che il frutto della cozza assomigli molto a qualcosa di familiare ?" "Trovo. Trovo,ma questa è vecchia la sanno tutti. Piuttosto dimmi tu, quando assapori un gamberetto cosa ti ricorda?" Per tutta risposta ne prendo uno dal piatto, mi scosto un po' dal tavolo e con un gesto rapido lo infilo sotto il costume premendolo proprio all'interno della spacca. Poi, maliziosa, porgendogli il crostaceo: " Ora prova tu a darmi la risposta!" "Sei proprio troia dentro! Oh! Non t'offendere, per me è un complimento." In quel preciso momento si batte la fronte col palmo della mano: " Azz... Che stupido! Me ne ero completamente dimenticato. Ti ho preso un regalino. È in macchina. Lo vado a prendere, così faccio due passi; tu finisci di mangiare e aspettami qui." Dopo un quarto d'ora è di ritorno con in mano una scatoletta nera chiusa con un fiocco rosso. La apro incuriosita. Dalla carta crespa che lo avvolge spunta un ciuffo di capelli. Sono sempre più curiosa. Ed ecco che tra le mani mi ritrovo un dildo, o per meglio dire un plug, un inserto, ma con in più attaccata una vera e propria coda di cavallo. Nessun dubbio sul dove vada inserito. Veramente bizzarro ma voglio provarlo. Mentre ci incamminiamo verso la pineta il mio cuore palpita, la faccenda incomincia a farsi interessante, almeno per me. Una volta inoltrati fra i cespugli non è stato difficile, vista anche l'ora, trovare un angolino discreto. Gettiamo un doveroso sguardo di controllo ai dintorni, poi gli volto la schiena e abbasso lentamente lo slip accompagnandolo con i pollici lungo le gambe fino ai talloni dove indugio così piegata a "novanta" per diversi secondi. In questo modo Wassim ha davanti agli occhi uno spettacolo senza pari. Ancheggio per scavalcare l'ormai superfluo costume, prendo dalla scatola l'attrezzo e lo umetto sfregandolo nella fregna bagnata; quindi mi accuccio sui talloni e me lo spingo nel culo. L' effetto è coreografico. Nitrisco e scodinzolo; poi mi piego di nuovo in avanti e...scarico una fragorosa pisciata degna di un pony e, ad un sempre più ingrifato Wassim: "Sono o non sono la tua puledra !? Forza montami!" "Si. voglio chiavarti adesso. Su. Appoggiati all'albero, alla pecorina." "E anche stavolta è andata". Penso tra me e me mentre uno scalpitante stallone da dietro squarcia la mia carne con furiosi colpi di reni. Ma, vittima forse della troppa eccitazione, scarica il succo dei suoi lombi nella mia ostrica prima del previsto. Il cazzo, finalmente domato, si arrende fradicio fra le mie cosce. Mi volto comunque riconoscente. Wassim è un uomo generoso e fantastico, fra le sue braccia dimentico il mondo. La mia lingua forza le sue labbra, ci baciamo con una tenerezza finora sconosciuta. Lo amo! Lui sussurra carezzandomi i capelli: "Le tue labbra sono come una coppa di vino alla fine del deserto." Una lacrima cola lungo il mio viso. Sono triste e felice nello stesso tempo, so che non sarà mai completamente mio; ma è anche vero che io sono fortunata se ora lui è qui. Rientriamo in camera e solo allora mi accorgo di aver lasciato il cellulare sul comodino con un messaggio in segreteria. È mio marito "Cornelio". Passerà domani mattina dal casello di Rimini per riportarmi a casa. Sfuma così una mezza giornata almeno in compagnia di Wassim. Cazzo! Facciamo la doccia insieme e ci sdraiamo sul letto, in attesa che passi il meriggio. Sono le venti e non ho nessuna voglia di scendere ho pure poco appetito ma ecco che Wassim premuroso arriva con la nostra cena. La consumiamo seduti sul letto, frettolosamente. Questa sera non abbiamo molta voglia di andare in giro, soprattutto io; Optiamo perciò per qualcosa di tranquillo; un film alla TV andrà benissimo. Ma intanto penso a come fare per poterci rivedere senza per questo dover aspettare dei mesi. Wassim è meno abbacchiato di me è cerca in tutti i modi di alleggerire la serata: mi coccola, e mi rassicura sui nostri futuri incontri e piano piano anch'io mi rassereno. Porque te preocupe se tiene remedio ? Se non tiene remedio porque te procupe ? Wassim allora si sfila i boxer e mi attira a se. Appoggio il mio viso sulle sue cosce strofinando i miei capelli sul suo pube, con una mano gli accarezzo l'uccello insolitamente mogio, lo ricopro di baci, le mie labbra come ventose lo stimolano da ogni parte, finalmente lo sento crescere nella bocca. Lo ingoio letteralmente fino alle tonsille gustando l'afrore di maschio che emana. Lui supino sospira, gli palpo lo scroto gonfio di voglia e comincio a spompinarlo in modo lento, le mie labbra lo avviluppano dalla cappella alla radice avanti e indietro così, quasi con metodo scientifico, senza fretta la notte è giovane. Ed ecco un fremito e la mia bocca si riempe del suo seme caldo tanto da farmi quasi soffocare. Tossisco mentre ingoio tutto quel ben di dio. Mancava qualcosa alla cena di stasera...un dessert a base di panna et voilà eccoci accontentati. Credo che questa mia smodata fame di sesso sia data dalla paura di invecchiare e dall'esigenza di riempire quel vuoto lasciato da mio marito in tutti questi anni. Grazie a Wassim quel vuoto è ora meno vuoto e in futuro intendo colmarlo totalmente. Un bacio.

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24/06/2014 15:04

anto

ce qualcuna che ha voglia...

21/06/2014 14:09

Roberto

Mi piacerebbe proprio incontrarti...trasgressiva al punto giusto e delicata quanto serve....roberto

16/06/2014 16:56

anto

fantastica troviamoci

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